Nessun minimo d’ordine. Spedizione rapida!

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da Trieste a Trento

Giugno 2019, da Trieste a Trento.

Questo giro in bici è il regalo che mi sono fatto per i miei 50 anni.

All’inizio ho pensato: parto da Trieste e arrivo ad Imperia, pedalando lungo tutte le Alpi.

Poi mi sono reso conto che mi ci sarebbe voluto almeno un mese e ricavare tutto questo tempo era veramente difficile.

Allora ho optato per questo tracciato, passando a trovare amici friulani e ripercorrendo valli nelli quali ho passato vacenze, camminato, etc, etc.

Sono molto contento che mia moglie Claudia e mio figlio Giacomo mi abbiano accompagnato in macchina a Trieste e che siamo stati un paio di giorni insieme.

Insomma, per questo il viaggio l’ho chiamato Trieste-Trento anche se poi sono partito da un po’ più su…però a Trieste ci siamo stati il giorno prima, proprio una bella città!

 

Lunedì 10 giugno: da Gradisca sull’Isonzo ad Amaro, 90km circa.

Lascio il b&b dove ho dormito con la mia famiglia pedalando tra i celebri vigneti di Cormons e Cividale del Friuli, poi zigzagando nella pianura intorno ad Udine ed entrando in Carnia seguendo pezzi di ciclovia Adria e Tagliamento. Incontro e cena con gli amici friulani .

Martedì 11 giugno: da Amaro a Sappada, circa 60 km.
Dopo una visita del paese di Amaro e l’incontro con il sindaco (!) saluto amici e famiglia. Per vecchie strade quasi in disuso arrivo a Tolmezzo e  a Villa Santina, poi, pedalando su pezzi della ciclovia FVG8/a e sulla SR 335 incontro vari paesi tra cui Ovaro base del famoso “Zoncolan”. Da qui, prima vera salita alpina passando per Forni Avoltri e arrivando a Cima Sappada (1292 m s.l.m).

Mercoledì 12 giugno: da Sappada a Villabassa (Dobbiaco), 60 km circa.

La mattina è quasi fredda, bella discesa per S.Stefano di Cadore e poi su per le strade poco trafficate del Comelico che culminano a pso Monte Croce (1636 m s.l.m.). Dopo una bella fetta di “Sacher” discesa verso la val Pusteria, e i suoi percorsi ciclabili fantastici che mi portano a Villabassa dove mi fermo e passeggio per un paio d’ore in perfetta solitudine verso Aufkirchen.

Giovedì 13 giugno: da Villabassa ad Ortisei circa 95km.

So che questa è la tappa più dura, non solo per la lunghezza ma soprattutto perchè farò il terzo passo alpino consecutivo (Passo Gardena – 2136 m s.l.m.), che poi è anche il più alto. Per non farmi mancare niente, finendo di percorrere la ciclabile della val Pusteria, scendo agli 838 m di Brunico. Da qui inizia la val Badia che voglio percorrere tutta. Mi sfuggono alcune cose: fa caldo, c’è vento contrario, la strada è stretta, è piuttosto trafficata anche di camion, ed infine, ci sono diverse gallerie. Insomma è un piccolo calvario, tra l’altro tutto questo mi fa sentire un po’ a disagio e fatico molto. Raggiungo il centro della valle (Pedraces-Badia) verso le 13 e mi schianto in una pasticceria dove mangio abbondantemente. Riparto e dopo un po’  mi sento meglio, prendo una sterrata lungo fiume molto bella che dopo un po’ mi fa sbucare a Corvara. Sosta  e riposo. Poco dopo  Colfosco iniziano le rampe del passo Gardena, un po’ troppo traffico di moto ma tante bici, bellissimo!

Su c’è vento, gente e ancora tanti accumuli di neve. Anche qui mi riposo, solito “radler” e picchiata per la val Gardena. Me la godo e mi fermo ad Ortisei dove ho la fortuna di cenare con mia zia e mio cugino con moglie, in vacanza li.

Venerdì 14 giugno: da Ortisei a Trento, 95km circa .

La mattina è fresca e la discesa per Ponte Gardena sembra infinita, un biscione vuole salire sulla mia bici ma sono troppo veloce. Alle 10 sono già nella valle dell’Isarco per percorrere la “ciclovia del sole” che mi porterà prima a Bolzano e poi a Trento. Si intuisce che  il caldo arriverà a breve. Faccio un pezzo di strada con un signore anziano e allenato in bici da corsa, poi  l’Adige e i suoi vigneti mi affiancano. Ci sono tanti km in piano da fare. Mi fermo un paio di volte, mangio e bevo radler, albicocche, cappuccino, torta ai frutti di bosco…

Poco dopo le 15 sono a Trento, raccatto un cartone e qualche pezzo di “pluriball” ed inizio a smontare la bici, la impacchetto e, a fatica, prendo la freccia argento delle 17,47 che mi riporta a casa.  Ve lo consiglio, fantastico.

se volete vedere la traccia e magari pedalarla, cliccate qui

alla base dello Zoncolan
entrando nella spendida valle di Forni Avoltri
Cima Sappada – Sappada Vecchia
da Comelico Superiore verso il Cadore
indispensabile chiosco che vende frutta tra Bolzano e Trento

 

 

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