Cicloscampagnata Francigena (13-14 maggio 2017)
In fondo il richiamo della “Francigena” ha funzionato. A partire siamo stati in dieci con bici che spaziavano dalla MTB XC alla stradale quasi pura. Partiti praticamente puntuali (8,20), imbocchiamo la Salaria fino a Castel Giubileo (è sicuramente il tratto meno affascinante) e, con il ponte ciclo-pedonale sotto il GRA, sbuchiamo a Labaro-Prima Porta.
Qualche stradina e un pezzetto di “Giustiniana” ci portano alla bella via di S.Cornelia che, con scorci di campagna romana, ci scarica praticamente a Formello. Qui ci fermiamo ad un noto bar frequentato da ciclisti “probabilmente” esperti e sicuramente appassionati di roba tecnica.
Ancora stradine ed arriviamo a Campagnano dove, sono circa le 11,30, iniziamo a sentire i profumini delle trattorie ma, in fondo, ci accontentiamo di una fontanella.
Usciamo dal paese con una pendenza del 25% circa (duretta per chi non ha i dischi…) e ci si infila in una tratto di bosco molto suggestivo e fresco.
Qui le “sgasate” di Vallelunga sembrano a portata di mano per quanto si sentono nitide, tuttavia, non vediamo nessuna pista o moto.
Continua la sterrata in una campagna sempre più aperta (passiamo anche per il parco di Vejo e per la Riserva del Treja) e con innumerevoli saliscendi a tratti anche su asfalto, in ogni caso sempre impegnativi) proseguiamo seguendo i (quasi) sempre presenti segni e il GPS di Giacomo.
La fame inizia a farsi sentire e, dopo un momento di smarrimento, intuiamo che da li a pochi km la pappa è vicina. Attraversiamo la Cassia con un cavalcavia all’altezza di Monterosi ed entriamo “trionfanti” nell’omonimo villaggio dove un forno ben attrezzato ci tiene a bada. Sono circa le 13,30
La piazzetta circolare si presta ad accoglierci un po’ stravaccati qua e la’, chi rintanato all’ombra, chi in pieno sole, infine, un baretto ci aiuta con caffè e dolcetti e con un bagno decente.
Dopo circa un’ora ripartiamo imboccando “via di Sutri vecchia”, principalmente sterrata ma molto piacevole. In breve ci ritroviamo sulla Cassia appena prima di Sutri e ne percorriamo qualche km fino a Capranica dove ci fermiamo per una sosta tecnica e capire bene dove abbiamo ciccato la svolta (secondo la nostra traccia non avremmo dovuto essere li…).
Con belle pendenze usciamo dal paese e imbocchiamo altre sterrate, che ci tengono vagamente paralleli alla Cassia.
Alcuni attraversamenti della linea ferroviaria ci fanno capire che siamo quasi a Cura di Vetralla e, individuato il punto “esatto”, 4 di noi (Massimo2,Paolo,Alberto e Simone) deviano verso la Stazione per tornare a Roma. (sono circa le 16 e abbiamo fatto 70km).
In 6 proseguiamo per stradine asfaltate fino al centro di Vetralla dove la sosta ad un bar per un gelato è quasi un obbligo.
Qui possiamo spegnere i GPS, lasceremo il tracciato Francigeno vero e proprio per deviare leggermente e raggiungere la Bicoca con un bel falsopiano in discesa su asfalto, praticamente una pacchia totale.
Dopo la solita fantastica accoglienza della famiglia Ascenzi ed una cena di livello assoluto i 93km si fanno sentire e la nanna è a tratti potente.
L’indomani mattina, una colazione abbondante e la Vetrallese ci portano a Tuscania dove imbocchiamo la SP “Tarquiniese”.
Dopo pochi km deviamo sulla sinistra per il borgo agricolo di Montebello per una strada ondulata dapprima asfaltata e infine sterrata (bellissima!) che ci porta a pochi km dalla città etrusca.
La voglia di spaghetti con le vongole ci fa puntare dritti a mare dove, in effetti, il sogno si concretizza ( a dire il vero c’era anche una frittura ed un buon bianco di rifinitura…)
Un treno soppresso ci ha portato a Roma Termini verso sera.
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Hanno partecipato volontariamente:
Anastasia e la sua Lombardo marathon Amantea
Patrizia e la sua Trek Mtb supercarica
Massimo e la sua Surly allroad verdina
Paolo e la sua Cinelli Racing gp
Luca e la sua Cinelli Gazzetta della Strada allroad
Jack Lumino e la sua Specialized megatrip
Massimo2 e la sua MTB trek Xc carbon
Alberto e la sua Touring SLX
Simone e la sua Cinelli Hobootleg carbonroad
Gianpiero e la sua transappenninica Bressan