Nessun minimo d’ordine. Spedizione rapida!

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una domenica di sole al lago del Turano

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Domenica 22 maggio, tempo splendido con promessa di caldo.

Siamo in 7 e ci si vede tutti alle 7,20  a Tiburtina per prendere il treno delle 7,40 che arriverà a Carsoli alle 9,10. Insomma un caffè veloce e siamo al binario.

Questo sempre in teoria perchè il ritardo sfiora 1 ora e scendiamo dopo le 10.

Un breve digressione nella piazza centrale di Carsoli dove un bar/chiosco ci permette di partire con il piede giusto dal punto di vista calorico (caffè/cornette, pizzette, etc…)

Riempiamo le borracce alla fontanella e si parte; neanche usciamo dal paese che incappiamo in una processione paesana che ci ricorda che ogni paese, ancor più nell’Italia “interiore”, ha le sue tradizioni religiose o pagane che siano.

Riusciamo comunque a svicolare e prendere la SP34 Turanense che si dirige con un mirabile falsopiano in discesa verso il lago omonimo.

Tutto è molto verde,  azzurro,  bello. Sono circa 20km e faticando praticamente zero arriviamo a Castel di Tora, anche il traffico è veramente scarso, fatta eccezione per qualche moto in assetto “Superbike”.

Al ponte che attraversa il lago ci fermiamo ad un bel bar/ristorantino che si affaccia sullo specchio d’acqua (vedi foto): chi prende l’ennesimo caffè, chi va di birretta e patatine, chi addirittura fragole con panna (…e non sono neanche le 12, …che classe!)

Risaliamo sulle bici consapevoli che nel giro di poco affronteremo una salita impegnativa che ci porterà a svalicare a circa 900mt e picchiare successivamente su Poggio Moiano.

La vera salita è di circa 6 km con una pendenza media del 7% e punte sopra il 10%, insomma per cicloturisti urbani come noi non  è una passeggiata.

Saliamo un po’ sgranati ma ogni tanto ci si incontra e sorpassa vicendevolmente:  “scherzetto” l’ultimo km è proprio quello più duro! in ogni caso ci aspettiamo tutti su al valico, beviamo, e qualcuno si mette una  protezione  antivento per affrontare la discesa che si dimostrerà quasi più impegnativa della salita.

E’ veramente un attimo, in pochi minuti siamo al paese e alla Trattoria: sono le 13.

Qui ci raggiungono 2 mogli e 2 bimbi e il pasto è ancora più piacevole, nonostante una comunione di 70 persone costituisca un oggettivo ostacolo alla tranquillità.

Così, per inciso, la pappa è eccellente!

Belli riposati e sazi riagganciamo i pedali e tracciamo linee bellissime sulla Salaria vecchia, da qui a Passo Corese c’è ancora tanta discesa solo raramente interrotti da piccoli tratti di salita.

Facciamo comunque a tempo ad incontrare (Corese Terra?) un’altra processione di paese ma poi ancora in discesa arriviamo in stazione dove prendiamo il treno delle 16,40.

Un po’ alla spicciolata ognuno scende alla “sua” fermata e torna a casetta.

Bella.

Alla prossima!

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I partecipanti di questa cicloscampagnata:

  • Anastasia e la sua bianca Lombardo Amantea city
  • Sara e la sua Scott mtb arancione
  • Tiziana e la sua bici in acciaio blu intenso
  • Luca e la sua Gazzetta della strada bel grigio
  • Thomas e la sua Cinelli Zydeco metal italo
  • Simone e la sua Cinelli Hobootleg modificata
  • Gianpiero e la sua rossa Cinelli Saetta