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22 novembre: Il mare d’autunno

IMG_20151122_125210di Paolo Andruccioli

Vedere le onde del mare muoversi su un orizzonte di cielo autunnale è una bella sensazione. Ti ricorda certi quadri dei maestri italiani dell’inizio del XX secolo: ambienti sospesi, quasi senza tempo. E la sensazione che si prova è ancora più piacevole se si arriva al mare dopo una bella scampagnata in bici, una piacevole e facile pedalata che è stata organizzata dagli amici di Ztl il 22 novembre 2015. La partenza era fissata ai Castelli romani dove siamo arrivati in treno, dalla stazioneTermini ad Albano, dove abbiamo cominciato a pedalare. La compagnia era un po’ rimaneggiata rispetto ai nostri standard (per varie defezioni dovute a influenze di stagione o impegni di lavoro), ma in compenso si è arricchita della presenza di una nuova amica, Anna, che si è presentata con un bella bici vintage in acciaio leggero. Insieme ad Anna c’eravamo io, Gianpiero, Daniele (altra new entry) e Luca, l’ideatore della passeggiata al mare, avendola egli stesso già testata in precedenti usciti con la sua Cinelli Gazzetta della Strada.

Sapendo che avremmo dovuto attraversare i Castelli romani eravamo tutti un po’ preoccupati delle salite. In realtà la cicloscampagnata da Albano a Nettuno non è per niente faticosa o troppo impegnativa perché si parte già da una certa alezza (Albano) senza dover affrontare la scalata che si deve invece fare se si viene direttamente da Roma attraverso la via Appia. La conferma che non ci saremmo dovuti spaccare le gambe ci è venuta da due ferrovieri che vedendoci scendere dal treno ad Albano, hanno commentato così: “ve la siete presa comoda, eh!. La salitona l’avete scavallata in treno”. Ma tantè. Inutile fare gli eroi se l’obiettivo è quello di passare una piacevole giornata in bicicletta e andare a vedere il mare d’autunno.

Abbiamo quindi pedalato con calma verso Ariccia, che abbiamo attraversato ammirando il suo celebre ponte (una fama a dire il vero molto triste visto che è stato ribattezzato “il ponte dei suicidi”) e il bellissimo palazzo Chigi. Un piccolo guaio, nel corso del cammino, è capitato questa volta a Gianpiero: una foratura della sua nuova scintillante Saetta della Cinelli. Fermi ad aiutare Gianpiero a cambiare la camera d’aria abbiamo potuto saggiare il freddo pungente di quella giornata autunnale. E pensare che era stato lo stesso Gianpiero a dirsi preoccupato delle strade piene di foglie cadute dagli alberi che si preparano ad affrontare l’inverno. Sotto quei mucchi di foglie, mi aveva detto la mattina Gianpiero quando ci siamo incontrati alla stazione Nomentana per andare insieme a Termini, non sia mai cosa di nasconde, vetri, chiodi o altro. Ed è stato proprio un piccolissimo frammento di vetro a forare la ruota della Cinelli da corsa.

Ma l’operazione del cambio camera d’aria è stata veloce. Quindi via di nuovo in sella verso Genzano, con il palazzo Sforza Cesarini affacciato sul lago di Nemi, e poi Lanuvio con il bellissimo parco del Tempio di Giunone Sospita.

Da lì è cominciata la grande discesa verso il mare, ovvero verso Nettuno e Anzio dove ci attendevano, oltre alle onde marine, anche i buoni piatti di pesce di un ristorante che ci ha consigliato Luca.E anche il ristorante, oltre al percorso, era stato già precedentemente testato: quindi siamo andati sul sicuro.
questi sono i paesi che abbiamo attraversato: Albano, Ariccia, Genzano, Lanuvio, Campoverde, Nettuno, Anzio.

Si può vedere il percorso a questo link:
http://www.bikemap.net/it/

E alcune foto qui:
http://1drv.ms/1OnNe6X